Efficacia del regime 3D di Abbvie con Ribavirina senza Interferone nei pazienti con infezione da HCV, precedentemente non-trattati, e senza cirrosi
Lo studio SAPPHIRE-I ha mostrato che un regime terapeutico di 12 settimane, costituito da ABT-450 con Ritonavir, Ombitasvir e Dasabuvir in associazione con Ribavirina, è risultato molto efficace e associato a un basso tasso di interruzione del trattamento tra i pazienti con infezione cronica da virus della epatite C ( HCV ) genotipo 1, non-trattati in precedenza, e senza cirrosi.
Sono stati presentati i dati sulla sicurezza e sulla efficacia dell'inibitore della proteasi NS5A ABT-450 con Ritonavir, dell’inibitore della proteasi NS3/4A Ombitasvir ( in precedenza denominato ABT- 267 ) e dell’inibitore della RNA polimerasi NS5B Dasabuvir ( in precedenza denominato ABT-333 ) in combinazione con Ribavirina.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 3:1 a una co-formulazione a singola compressa di ABT-450/r - Ombitasvir ( 150 mg/100 mg/25 mg una volta al giorno ) e a Dasabuvir ( 250 mg due volte al giorno ) con Ribavirina in base al peso oppure a placebo.
Il gruppo terapia attiva ha riguardato 472 pazienti mentre il gruppo placebo ha incluso 158 pazienti.
Ciascun gruppo è stato trattato per 12 settimane.
In seguito, i pazienti appartenenti al gruppo placebo hanno subito un trattamento attivo per altre 12 settimane.
Il periodo osservazionale è stato di 48 settimane a partire dalla somministrazione attiva.
L’endpoint primario era rappresentato dalla risposta virologica sostenuta dopo 12 settimane ( SVR12 ) mediante analisi intention-to-treat.
Gli esiti di non-inferiorità e superiorità sono stati misurati in confronto con i precedenti risultati ottenuti con Telaprevir ( Incivek; in Italia: Incivo ), Interferone pegilato e Ribavirina.
Gli endpoint secondari comprendevano SVR12 del sottotipo, tassi di recidiva e di breakthrough virale ( comparsa di malattia in soggetti in trattamento ).
L'età media dei pazienti era di 52 anni; la coorte era rappresentata in maggioranza da persone di razza bianca.
Il tasso SVR12 all'analisi intent-to-treat per i pazienti nel gruppo terapia attiva è stato pari al 96.2%.
Inoltre, il tasso di risposta nel gruppo terapia attiva è stato del 95.3% per i pazienti con virus HCV di genotipo 1a e del 98% per i pazienti con genotipo 1b.
Sono stati segnalati 8 insuccessi virologici, tra cui 1 evento breakthrough ( 0.2% ) e 7 recidive ( 1.5% ).
Il tasso complessivo di eventi avversi durante il periodo di studio in doppio cieco è stato pari a 87.5% nel gruppo terapia attiva contro il 73.4% nel gruppo placebo ( P inferiore a 0.001 ).
La maggior parte degli eventi avversi è stata lieve.
Il tasso di eventi avversi gravi è stato del 2.1% nel gruppo terapia attiva. Tuttavia, solo due di questi pazienti ha manifestato eventi che erano correlati al trattamento, cioè con il regime di tre farmaci co-formulato.
Il tasso di interruzioni associate ad eventi avversi è stato dello 0.6% in entrambi i gruppi.
Fatigue e cefalea sono stati riportati con un tasso simile nei gruppi terapia attiva e placebo; nausea, prurito, insonnia, diarrea e astenia si sono verificati in numero significativamente maggiore tra i pazienti nel gruppo terapia attiva ( p inferiore a 0.05 per tutti i confronti ).
Nel gruppo terapia attiva è stato riscontrato un tasso di anomalie di laboratorio ( ALT e AST ) inferiore all'1%.
Aumenti dei livelli della bilirubina sono stati osservati nel 2.8% del gruppo terapia attiva; la maggior parte di questi eventi è stata transitoria. ( Xagena2014 )
Fonte: International Liver Congress, 2014
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